LA CARIOLA
LA CARIOLA Il primo gioco del Palio Per conoscere Artena, gli artenesi e le loro tradizioni non potete mancare al PALIO DELLE CONTRADE. Una festa imponente, che coinvolge tutta la popolazione. Trabocca di storia e delle tradizioni del Paese. Potrete vedere sfilare gli Artenesi nei loro meravigliosi costumi tradizionali, tenuti con una cura ammirevole e con un rispetto infinito. Per mesi prima del suo inizio, bambini, ragazzi e adulti sono coinvolti nei preparativi dei giochi. Durante i mesi di giugno e luglio mi è capitato di vederli allenarsi duramente e con tanto impegno, nei prati all’aperto, sudando sotto il sole. Questi giochi hanno il gusto di un passato ormai lontano e la forza di una tradizione contadina e verace, che solo gli Artenesi con la loro tenacia avrebbero potuto mantenere viva fin ai nostri giorni, rinvigorendola anno dopo anno, edizione dopo edizione (su questo vedi il mio precedente post ARTENESI SI NASCE). Quest’anno il palio si svolgerà per dieci giorni, da venerdì 1 Agosto per terminare Domenica 10, inclusa. Tutta la popolazione, suddivisa in contrade, gareggerà nei giochi per raggiungere la vittoria e ottenere il bellissimo il Drappo che la simboleggia. Ogni contrada è rappresentata dai suoi colori e dal suo stemma, ma soprattutto da coloro che ne fanno parte, che tifano con tutta la loro forza, impegno e passione per conquistare la Vittoria. Qualche giorno fa ho intervistato un membro del Direttivo, che partecipa al Palio sin quando sua figlia, oggi adulta, aveva 5 anni ed è nella segreteria del Palio dal 2020. Parlare con lui mi ha fatto capire l’intensità del sentimento che lega gli Artenesi al Palio. Lavora sodo tutto il giorno, ha una famiglia ma, come tantissimi Artenesi, ciò nonostante si dedica al Palio con dedizione, impegno e passione. Ci ha tenuto a sottolineare che : “Il Palio è una festa organizzata dalle associazioni di contrada a titolo volontario, non ci sono professionisti coinvolti.” A dimostrare quanto questa festa sia nel Cuore degli Artenesi che la custodiscono con gelosia e rispetto. Venerdi’ 01 Agosto, giorno d’inaugurazione, alle ore 19:30, i CAPITANI, spada in mano, accetteranno la sfida a nome della propria contrada e con la formula di rito, si impegneranno ad una competizione leale. A seguire si svolgerà il primo gioco : “LA CARIOLA” a cui partecipano due ragazzi e due ragazze per ogni contrada. I ragazzi devono affrontare un percorso a ostacoli, caricando e scaricando diversi materiali senza farli cadere dalla cariola. Il mercoledì successivo ci sarà la tradizionale “BATTITURA DEL GRANO” (in dialetto A VATTE JO RANO), dove si rievoca la tradizionale trebbiatura con i mazzafrusti ed il pelliccio (setaccio). I Mazzafrusti sono due bastoni di legno collegati da una cinghia, usati per colpire le spighe e liberare i chicchi. I partecipanti, con il setaccio, lanciano in aria il grano per far volare via la pula e ripulirlo. Il secondo venerdì ci sarà il PERCORSO DEL CONTADINO, un gioco simbolico. Si segue un anello che rappresenta il ciclo del pane, dalla terra alla tavola. Le spighe raccolte vengono legate e caricate sull’asino dentro un sacco. L’asino parte da casa, raccoglie le spighe, le porta al mulino, dove prende un sacco di farina. Poi prosegue fino al forno, dove si cucina il pane. Poi prende le pagnotte e infine ritorna a casa. Gli adulti si sfidano in una prova di abilità con l’asinello: una persona lo carica e l’altra lo scarica, anche qui cercando di non perdere nulla lungo il percorso. In questi tre giochi il co-protagonista è il GRANO. Ogni contrada utilizzerà tra i 200 ed i 250 fasci di grano, chiamati in dialetto “GREGNE” per gli allenamenti e lo svolgimento della gara. Sono gli stessi partecipanti ad andare a raccogliere i fasci per potersi allenare. Il grano viene acquistato da un contadino, e ogni contrada paga la parte che utilizza. Le foto degli Artenesi che raccolgono il grano con le falci sono splendide, raccontano gesti antichi di una semplicità ormai persa, posso sentire il calore del sole, il sudore sulla fronte ed il profumo dei campi di grano se le osservo intensamente. Ecco questi sono solamente alcuni giochi dell’evento. Il Palio dura per dieci giornate, quindi potete capire l’impegno degli Artenesi ed il loro amore per questa manifestazione. Vi consiglio di venire a vedere questi giochi di persona, ammirerete con stupore i meravigliosi abiti tradizionali, i vivaci colori delle contrade e tutta l’energia della festa. Sarete tuffati in una dimensione di un tempo lontano, che noi non abbiamo conosciuto e quindi non abbiamo neanche mai dimenticato, ma che fortunatamente gli Artenesi ricordano, mantengono in Vita e lo fanno sopravvivere anche per noi Forestieri. VALERIA LEOPARDI © Vivartena. Tutti i diritti riservati. È vietata la copia, anche parziale, di questo articolo senza autorizzazione. Lascia il tuo commento Annulla risposta Connesso come VivArtena. Modifica il tuo profilo. Uscire? I campi obbligatori sono contrassegnati * Message* Avvertimi via email in caso di risposte al mio commento. Avvertimi via email alla pubblicazione di un nuovo articolo. VIENI A TROVARCI Non ci piace proporre offerte standard, preferiamo personalizzare il tuo soggiorno sulla base dei tuoi desideri. 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