UN GENERALE AMERICANO AD ARTENA
La storia di Brad e di suo nonno R. Frederick
Nei giorni scorsi abbiamo avuto ospite in una delle ns case, un signore americano, Brad, che partito dall’America era venuto appositamente a soggiornare ad Artena.
Come spesso accade, mio marito Roberto, che molto è affabile e un gran chiacchierone, è entrato in confidenza con lui e ha organizzato un incontro.
Abbiamo parlato con Brad di fronte ad un caffè e ci ha raccontato la storia di suo nonno, il Generale Maggiore Robert T. Frederick che passò per Artena e fece la differenza nella liberazione di Roma alla fine della seconda guerra mondiale. Raccontava le gesta di suo nonno come un eroe e confesso che inizialmente ero un po’ scettica nel pensare che suo nonno fosse così importante.
Ma poi mi sono documentata e ho scoperto che era tutto vero.
Robert Frederick a soli 37 anni fu nominato generale maggiore e fu a capo della Prima Forza speciale americana denominata La BRIGADA DEL DIAVOLO. Arrivò in Italia da Napoli nel 1943 con il difficilissimo compito di liberare le città occupate dai tedeschi. Nella sua risalita verso Roma, passò anche per Artena dove mise la base della sua unità speciale all’interno di Palazzo Borghese.
E’ tutto vero, infatti all’interno del Palazzo, scritti sul muro, si possono ancora leggere i nomi degli ufficiali e dei soldati che erano con lui in quel lontano 1943.
Brad è venuto ad Artena per cercare le orme di suo nonno, lo sta seguendo in giro per l’Europa dove lui è passato, con il cuore pieno di amore e di ammirazione.
Quando ce ne ha parlato era visibilmente emozionato e si percepiva tutta la sua immensa stima. Ci ha detto: “Era un uomo piccolino di statura, ma quando camminava era così fiero, così sicuro di sé. Tutti i suoi sottoposti lo rispettavano perché organizzava operazioni militare che potevano sembrare azzardate, e in cui lui credeva veramente tant’è che partecipava anche lui nei combattimenti. Era veramente convinto di ciò che faceva, si prendeva cura del suo battaglione e tutti lo rispettavano.”
Brad ha scattato delle foto di Artena negli stessi luoghi in cui passò suo nonno, con una precisione incredibile. Ci ha mostrato la ricostruzione realizzata in cui le foto dei vicoli di Artena del 1943 si sovrappongono perfettamente a quelle attuali.
Ascoltando il suo racconto mi e’ venuta un po’ di malinconia e anche un po’ di tristezza.
Uomini così non ne ho mai conosciuti. Uomini di valore che combattono non per stessi ma per il bene Comune, che hanno degli ideali e che li perseguono con convinzione.
Uomini che non agiscono per interesse personale, non si muovono solo per denaro o per potere, ma sono mossi da interessi superiori e da principi che la nostra società ha perso.
Brad ci ha raccontato che quando partecipava ai raduni della prima forza speciale, i sopravvissuti andavano da lui in lacrime per ringraziare suo nonno (ormai scomparso) per ciò che aveva fatto per loro.
Io non ho mai provato questo sentimento di gratitudine ma l’effetto che un uomo cosi’ ha su chi gli sta intorno e’ unico ed ineguagliabile, ed e’ quello di aprire il Cuore.
Quando cio’ accade ci si unisce in obiettivi e ideali comuni, si diventa coraggiosi, fermi e liberi dalla paura.
Voglio ringraziare Robert Frederick, anche se non l’ho mai conosciuto e Brad per avermi raccontato la sua storia e avermi fatto sentire cosa significa essere una persona di Valore.
Valeria Leopardi

