I CRISTI INFIORATI di Artena

Viviamo nell’era del profano, della crisi della Fede e dello scetticismo. Un’epoca buia  la nostra in cui le chiese sono Vuote e dove, al posto dell’acqua santa, trovi spesso il detergente per le mani nell’acquasantiera.

Eppure ad Artena non è così. Il terzo sabato di Maggio la Fede degli abitanti del Paese si accende in tutta la sua forza, in occasione della processione della Madonna delle Grazie

Sopra il centro storico, dimora, all’interno della Chiesa di Santa Maria, la statua della Madonna delle Grazie veneratissima e amatissima dalla maggior parte degli Artenesi.

La Chiesa di Santa Maria è una piccola chiesetta in cima alla collina, distrutta da un bombardamento americano durante la seconda guerra mondiale. In quel tremendo avvenimento, persero la vita tante persone e i frati, che avevano cercato lì un rifugio.

Fuori la chiesetta, che fu ricostruita, trovate una stele ed un dipinto nella chiesa in memoria di quei terribili avvenimenti.

Ieri ho incontrato Rossella, Artenese purosangue, e mi ha raccontato, emozionata, la leggenda che circonda la statua della Madonna.

Sai Vale, dopo i bombardamenti la Chiesa di Santa Maria fu completamente distrutta, morirono tutti. Alcuni Artenesi ritrovarono tra i detriti e la polvere, la Statua della Madonna, incredibilmente intatta! La Madonna si trasporta a piedi nudi e alcuni fedeli la seguono in processione scalzi. Io aspetto la Madonna, e mi commuovo, così come tanti altri Artenesi, solo nel vederla.”

Artena e i suoi abitanti si distinguono anche per questo, non solo per la presenza dei muli nel paese (vedi precedente post  PASSO DI MULO).

Puoi sentire gli Artenesi discutere tra di loro, bisticciare, prendersi in giro o anche farsi dei dispetti ma di fronte alla Madonna la venerazione è la stessa e riguarda tutti, dai giovani agli anziani.

Quella della processione è una tradizione che non si perde, anzi che col tempo ha ripreso forza e vigore grazie ad alcuni abitanti che hanno fatto emergere dalle ceneri una tradizione quasi perduta, quella dei Cristi infiorati.

La prima volta che li ho visti, non potevo credere che fossero portati da una persona sola!

Sono pesantissimi. Imponenti, pieni di fiori e di legno massiccio che il Cristaro (l’uomo che trasporta il Cristo) infila nel suo cinturone di cuoio e trasporta per tutta la processione.

Conosco personalmente alcuni Cristari, ragazzi e uomini veramente forti fisicamente, che amano la Madonna e la processione, ma soprattutto amano Artena e vogliono che il Paese e le sue tradizioni rimangano vive ed autentiche nel tempo, senza essere sporcate dalla modernità o corrotte da nuove abitudini.

La tradizione dei Cristi Infiorati e’ antichissima e risale alla meta’ del 1800. Vengono adornati con i fiori di campo che crescono attorno ad Artena. La mattina all’alba gruppi di devoti vanno a cogliere i fiori che poi attentamente poggiano attorno al Cristo creando delle cornici meravigliose, fatte di simboli ricchi e decori di significato. Sono fiori semplici ma coloratissimi che rendono queste immagini sacre ancora più belle e misteriose.

La Madonna esce dalla chiesa di Santa Maria portata in spalla e seguita dai Cristi e da tutta la popolazione. Cammina attraverso gli stretti vicoli del paese seguita dai canti dei fedeli che pregando chiedono aiuto e soccorso.

L’atmosfera è unica ed irripetibile, si percepisce una dimensione sacra che ormai sta scomparendo e mi piace pensare che la Madonna veda lo sforzo e l’amore degli Artenesi e li ricompensi con una gratitudine infinita.

Valeria Leopardi

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